Capisci di essere diventato adulto quando nel ricevere un regalo non gioisci tanto per il presente quanto per la volontà che ti ha voluto rendere felice. E si finge, anche per sciocchezze, per ripagare quel dono, quella gioia degl’occhi. Così il nostro donare diviene il ricevere e ci si preoccupa più di come si senta chi offre che noi stessi; come un padre che ringrazia il proprio bambino per il disegno donatogli, un po’ bruttino se vogliamo, eppure tanto bello.